Un omaggio al lavoro e alla ricerca di uno dei maestri del design e dell’architettura contemporanea, internazionalmente celebrato: Gaetano Pesce. Al contempo, un tributo a un altro grande personaggio del mondo della cultura contemporanea recentemente scomparso, Germano Celant, una figura fondamentale per la storia dell’arte. Il Museo di Villa Croce propone “Gaetano Pesce. In ricordo di un amico” esposizione che si estende in alcuni spazi all’aperto della città.
Artista, architetto scultore e designer, spezzino di nascita (nel 1939) ma ormai trasferito stabilmente a New York, dove vive dal 1980, Pesce si è sempre contraddistinto come autore eccentrico ed ecclettico, espressione dell’ala più innovativa e radicale dell’Italian Design degli anni ’60. La sua continua sperimentazione investe sia le forme, con gli oggetti, decisamente materici, che assumono aspetti bizzarri e imprevedibili, sia i materiali, spesso morbidi, leggeri e trasformabili al tatto, perché sono vivi e in movimento, come le resine, il poliuretano, l’elastome e il silicone. Nascono opere che sono pezzi unici, con una propria individualità che li distingue l’uno dall’altro perché, secondo Pesce «la democrazia deve garantire e proteggere la diversità, non l’uguaglianza».
La mostra – a cura dello Studio Gaetano Pesce di New York e visibile dal 24 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 – intreccia sui due piani della villa lavori storici e rivisitati, come l’iconica poltrona Up5&6, con le sue forme antropomorfe ingigantite da dea della fertilità che, nello stesso tempo, denuncia la condizione della donna, ancora oggi vittima di violenze. Ancora, Moloch del 1972, una versione macro della celebre lampada da tavolo L1, nata nel 1937 grazie al designer Jacob Jacobsen.
Poi, i lavori più recenti come le Pelli (Industrial Skin) in resina sottile come uno strato di epidermide, appesi al soffitto della grande stanza decorata al primo piano, i Vasi, che sembrano sciogliersi come cera colorata fusa, i tavoli e le sedie, tra cui la serie Pratt chair, iniziate già negli anni ‘80 e le lampade, il Pulcinella e la Donna applique di papier maché ricoperto di resina poliuretanica.
Il progetto non si conclude negli spazi chiusi del museo ma si espande all’esterno, con quattro sculture fuori scala che punteggiano il centro della città: piazza Fontane Marose, Piazza De Ferrari e piazza Matteotti. Il percorso si conclude nuovamente a Villa Croce con una scultura totalmente inedita, La Crocefissione della manualità, realizzata da Pesce nel 2020, durante il periodo del lockdown ed esposta per la prima volta in occasione di questa mostra.
A pochi giorni dall’inaugurazione dell’esposizione a Genova, il Design Society di Shezen in Cina e la galleria Salon94, a New York, dedicheranno a Gaetano Pesce un’ampia retrospettiva.
M.C.S.
Fonte: Free Trade 16 settembre 2021
Immagine di copertina: Up 5&6 vestita, 1969 – 2014
IN RICORDO DI UN AMICO
24 settembre 2021 – 9 gennaio 2022
Museo d’arte contemporanea di Villa Croce
Via Jacopo Ruffini, 3 – 16128 Genova
Tel: +39 010580069
https://www.visitgenoa.it/evento/gaetano-pesce-ricordo-di-un-amico